La chiave per investire in startup senza correre rischi inutili è data da una serie di fattori:
In primo luogo, è importante fare ricerche e assicurarsi di aver compreso l’attività e i potenziali rischi e benefici dell’investimento.
Dovreste anche assicurarvi di esaminare i dati finanziari dell’azienda e di comprendere le proiezioni finanziarie della startup. Questo vi aiuterà a prendere una decisione informata.
In secondo luogo, dovreste diversificare i vostri investimenti. Non mettete tutte le vostre uova in un solo paniere. Investite in diverse startup e distribuite il rischio. In questo modo ridurrete il rischio di fallimento di una singola startup.
In terzo luogo, è importante investire in startup in cui si crede. Investite in aziende che ritenete abbiano un potenziale e di cui vi fidate. In questo modo vi assicurerete di investire in aziende che hanno buone probabilità di successo.
Infine, è importante avere una strategia di investimento a lungo termine. Investire in startup è un impegno a lungo termine e bisogna essere preparati alla possibilità che l’azienda impieghi molto tempo per raggiungere il successo.
Esistono diversi modi per investire nelle startup.
Il primo è quello di investire direttamente nella società. Ciò significa che diventerete un investitore azionario della società, cioè possederete una percentuale delle azioni dell’azienda.
Questa è un’ottima opzione se avete le risorse finanziarie per investire una grande quantità di denaro.
Un’altra opzione è quella di investire nel debito della società. Ciò significa che presterete denaro all’azienda, in cambio di pagamenti di interessi. L’ideale se non si dispone di una significativa liquidità da investire e volete ottenere un ritorno costante sul vostro investimento.
Infine, potete investire nell’azienda attraverso i fondi di capitale di rischio. Questi fondi sono gestiti da investitori professionisti e sono progettati per investire in startup ad alto rischio e ad alto rendimento.
I rischi connessi all’investimento
Gli investitori, per natura, si fidano del loro giudizio e vogliono un ritorno in ricavi e crescita (ad esempio del valore azionario o della fetta di mercato).
I rischi cui vanno incontro investendo in startup non sono così diversi dal tradizionale rischio connaturato all’investimento.
Rischio del mercato
Si riferisce al rischio che il prodotto o il servizio di una startup non trovi un mercato o non abbia successo in un mercato affollato. Questo può accadere se non c’è domanda per il prodotto o se il prodotto non soddisfa le esigenze dei clienti target. Ad esempio, una startup che sviluppa un nuovo tipo di fitness tracker indossabile può avere difficoltà se sul mercato c’è già molta concorrenza da parte di aziende affermate.
Rischio nell’esecuzione
È il rischio che una startup non sia in grado di eseguire i propri piani in modo efficace o efficiente, con conseguenti ritardi, superamento dei costi o mancato raggiungimento delle tappe fondamentali.
Questo può accadere se il team della startup non ha le competenze, l’esperienza o le risorse necessarie per realizzare il piano aziendale.
Ad esempio, una startup che sviluppa un nuovo tipo di software può avere difficoltà a consegnare il prodotto in tempo se il suo team non ha esperienza nello sviluppo di software o nella gestione di progetti.
Rischio finanziario
È il rischio che una startup possa esaurire la liquidità prima di raggiungere la redditività o di ottenere ulteriori finanziamenti.
Ciò può accadere se il modello di business della startup non genera entrate sufficienti a coprire le spese o se la startup non è in grado di ottenere ulteriori finanziamenti dagli investitori.
Ad esempio, una startup che sviluppa un nuovo tipo di auto elettrica può avere difficoltà a raccogliere ulteriori finanziamenti se gli investitori esitano a investire in un’attività ad alta intensità di capitale con una lunga tempistica di sviluppo.
Rischio correlato al fondatore o i collaboratori
Una startup priva delle giuste competenze, dell’esperienza o dell’impegno necessari per realizzare con successo il business plan.
Questo può accadere se il team della startup è inesperto, non è eterogeneo o non è coeso.
Una startup che sviluppa un nuovo tipo di dispositivo medico può avere difficoltà se nessuno ha esperienza nel settore medico o non ha una gamma diversificata di prospettive e background.
Rischio legato alle norme e i regolamenti
Cambiamenti nelle leggi, nei regolamenti o nelle politiche possano avere un impatto negativo sull’attività o sui risultati finanziari della startup.
Questo può accadere se la startup opera in un settore altamente regolamentato o se ci sono cambiamenti nelle politiche governative che influenzano le operazioni della startup.
Una startup che sviluppa un nuovo tipo di tecnologia finanziaria può trovarsi in difficoltà in caso di cambiamenti nelle normative finanziarie che rendono difficile operare nel settore. Idem per tutto ciò che riguarda la gestione della privacy e dei dati personali.
Sottovalutazione della concorrenza
Può succedere che la startup debba affrontare la concorrenza di aziende consolidate o di nuove startup con prodotti o servizi simili o migliori.
Questo può accadere se la startup opera in un mercato affollato con molti concorrenti o se ci sono nuove tecnologie dirompenti che minacciano il modello di business della startup.
In genere si tende, da parte dei fondatori, anche a sopravvalutare i prodotti e le loro prospettive.
Diventare socio di una startup
A differenza dell’investimento, diventare socio significa entrare nella proprietà acquisendo una quota, che ha effetti anche sulla capacità organizzativa e decisionale della startup.
L’investitore mette soldi propri per sostenere la crescita e spera di ricavare un ritorno dall’aumento di valore.
Il socio condivide gioie e dolori per cui ricava e perde dalla gestione dell’azienda. La startup presenta dei profili particolari, che la portano – di solito – a trascorrere i primi anni alla ricerca di soci-finanziatori.
Cioè una figura ibrida, offrendo stock-option, cessione di quote e così via. Dipende sempre dall’impegno economico.
Un investitore in genere vuole proteggere l’investimento, ma non entra nelle dinamiche quotidiane della startup.
Il socio, invece, diventa parte della proprietà e quindi ha molto più interesse ad avere voce in capitolo. Dato che si tratta di una società di capitali, si entra con delle quote che possono diventare rilevanti o irrilevanti, a seconda della misura del capitale sociale.
Il socio quindi cerca di guadagnare dalla sua posizione di proprietario di quote e spinge per aumentare le vendite ed espandersi sul mercato.
Anche nel suo caso deve valutare con attenzione e scrupolo la redditività presente e futura della startup, per non incorrere in errori che possono far perdere molti soldi.
La valutazione oggettiva, secondo parametri intelligenti, come quella di Fortestream può aiutare a ridurre il rischio.