Per investire in startup con successo, è fondamentale saper valutare accuratamente il potenziale di una società prima di prendere una decisione di investimento.
L’analisi delle startup è un processo essenziale che consiste nell’esaminare il modello di business, i dati finanziari e il panorama competitivo per determinare se rappresenta un’opportunità di investimento valida.
In questo post, esploreremo gli aspetti chiave dell’analisi delle startup, compresi i vantaggi, il processo, le componenti, gli strumenti e le tecniche utilizzate. Inoltre, forniremo consigli utili per condurre un’analisi di successo e valutare le opportunità di investimento in modo efficace.
Con il crescente numero di startup è diventato fondamentale saper identificare quelle che hanno maggiori possibilità di successo e di generare un ritorno sull’investimento.
L’analisi delle startup è il processo utile a determinare se è una valida opportunità di investimento.
L’obiettivo dell’analisi delle startup è identificare le potenziali opportunità e valutare le probabilità di successo di una startup.
Si tratta di un passaggio molto importante per i due soggetti maggiormente coinvolti: il finanziatore e il fondatore.
L’analisi di una startup
Il processo di analisi delle startup prevede l’analisi del modello di business, dei dati finanziari e del panorama competitivo di una startup. Questo processo comporta tipicamente la ricerca della startup, la comprensione del suo modello di business, l’analisi dei suoi dati finanziari e la comprensione del panorama competitivo.
- Il primo passo del processo di analisi delle startup consiste nella ricerca sulla startup, che prevede:
- Studio del team, analisi del fondatore e dei collaboratori, del settore e del mercato;
- La lettura di articoli, la conversazione con persone del settore e una ricerca più approfondita sulle attività recenti e le novità del settore.
- Il secondo passo consiste nel comprendere il modello di business della startup, che prevede:
- La comprensione del prodotto o del servizio, del mercato di riferimento e del vantaggio competitivo;
- L’analisi del modello di prezzo, della strategia di acquisizione dei clienti e della strategia di marketing.
- Il terzo passo consiste nell’analizzare i dati finanziari della startup, che prevede:
- L’analisi dei bilanci della startup, come lo stato patrimoniale e il conto economico;
- L’analisi del flusso di cassa della startup;
- La valutazione della redditività.
- Il quarto passo consiste nel comprendere il panorama competitivo, che prevede:
- L’analisi della concorrenza e la comprensione dei vantaggi e degli svantaggi competitivi della startup;
- Lo studio delle tendenze del settore;
- L’analisi delle potenziali opportunità e minacce che la startup può affrontare.
Chi finanzia vuol essere certo di questi punti in particolare, nel senso che vuole un’analisi previsionale che quanto più si avvicini allo stato dei fatti.
Valutare il potenziale della startup
Questo include la valutazione delle opportunità di mercato, del panorama competitivo, del modello di business e del team della startup, nonché della tecnologia alla base del suo prodotto o servizio.
L’investitore vuole determinare se la startup ha il potenziale per generare un ritorno significativo sull’investimento.
Identificare i rischi potenziali
Il finanziatore vuole anche identificare tutti i rischi potenziali che potrebbero influire sul successo della startup.
Ciò potrebbe includere fattori quali cambiamenti normativi, fluttuazioni del mercato, novità tecnologiche e nuove scoperte o cambiamenti nel comportamento dei consumatori.
Determinare l’opportunità di investimento
Il finanziatore deve stabilire se l’opportunità di sostenere la startup è adatta alla sua strategia di investimento e al suo portafoglio. Questo include la valutazione della storia del finanziamento della startup, delle future esigenze in termini di liquidità e del potenziale di crescita e redditività.
Negoziare i termini dell’accordo
Se il finanziatore decide di investire, dovrà negoziare i termini dell’accordo con la startup. Ciò include la determinazione dell’entità e della struttura dell’investimento, nonché di qualsiasi altro termine o condizione da includere nell’accordo, che può riguardare anche gli assetti futuri.
Monitorare i progressi della startup
Dopo aver effettuato l’investimento, l’investitore dovrà monitorare da vicino i progressi della startup per assicurarsi che raggiunga le tappe fondamentali e faccia progressi verso i suoi obiettivi.
Ciò può comportare una comunicazione regolare con i fondatori e il team di gestione della startup, nonché un’analisi e una valutazione continua delle prestazioni. In alcuni casi – se l’investimento è corposo – il finanziatore avrà una persona di riferimento all’interno.
Non sono rari i casi in cui, in seguito a un finanziamento a sei cifre, l’investitore non entri direttamente nel consiglio direttivo per affiancare i fondatori.
Il Metodo Fortestream
Uno degli strumenti più importanti per l’analisi delle startup è la modellazione finanziaria.
La modellazione finanziaria prevede la creazione di un modello per simulare la performance finanziaria di una startup nel tempo. Ciò può aiutare gli investitori a comprendere meglio la performance finanziaria della startup e a valutarne il potenziale di successo.
Un altro strumento importante per l’analisi delle startup è l’analisi della concorrenza.
Si tratta di analizzare la concorrenza e di comprendere i vantaggi e gli svantaggi competitivi della startup. Ciò può aiutare gli investitori a comprendere meglio il panorama competitivo e a identificare le potenziali opportunità e minacce che la startup può affrontare.
Altri strumenti e tecniche che possono essere utilizzati nell’analisi delle startup sono le ricerche di mercato, l’analisi SWOT e l’analisi costi-benefici.
La ricerca di mercato implica lo studio del settore, del mercato e del pubblico di riferimento. L’analisi SWOT prevede l’analisi dei punti di forza, dei punti di debolezza, delle opportunità e delle minacce della startup.
L’analisi costi-benefici prevede l’analisi dei costi e dei benefici dell’investimento nella startup.
Uno dei metodi innovativi e ben definiti è il metodo Fortestream.
Un sistema pionieristico e ben strutturato che valuta oltre 900 aspetti distinti, come quelli fiscali, commerciali, di mercato, di prodotto, promozionali e di espansione, utilizzando sistemi di intelligenza artificiale ed esperti qualificati.
Al termine dell’analisi, gli elementi vengono assegnati alla valutazione economico-finanziaria e alla valutazione del market fit. Questa combinazione di due valutazioni produce il rating della startup.
La classifica assegnata alle startup è una combinazione di due valutazioni, con una lettera iniziale da E ad A per la valutazione economico-finanziaria, dove E indica il punteggio più basso.
Il numero successivo, con un punteggio da 1 a 9, dove 9 è il più alto, indica lo studio dell’idoneità al mercato. Ogni singolo esame si basa sulla valutazione di numerose componenti e dati distinti.
Analisi particolareggiate di questo tipo, insieme a una fase di intervista e ricerca, possono avvicinare in modo sensibile le parti. Per i fondatori è più facile farsi apprezzare dai finanziatori, trovando le forme di finanziamento per startup più adatte.
Per chi vuole investire in startup, invece, un’analisi oggettiva, che assegna un voto in base ad alcuni parametri, aiuta a non perdere tempo e trovare investimenti più promettenti.